giovedì 16 ottobre 2008

RAZZISMO

Cos'è il razzismo oggi?
Abbiamo tutti un diritto al razzismo?

Dal mio punto di vista, ormai, l'unico che può definirsi non razzista è la persona che ha il coraggio di dire negro di merda, sempre dal mio punto di vista, non esistera più razzismo nel momento in cui negro di merda perderà ogni sua valenza semantica, e sarà parificato nel pensiero comune a stronzo o coglione che sia.
Vengo da Trieste e i focolai di purismo etnico, non sono presenti solo in quei posti in cui tra s'ciavi e taliani "gli insulti" S'ciavi de merda o Taliani Kuraz vengono recitati come intercalare giocoso e non più come offesa punibile con una coltellata.

La sinistra, persa ogni tipo di causa sociale, sembra aver nel anti razzismo l'unica sua bandiera. Ma come si manifestra il razzismo, e soprattutto, è colpevole di qualcosa una qualunque persona razzista?
Spiego meglio.
Se ho un locale e devo assumere qualcuno, saranno cavoli miei se non voglio rumeni o negri o s'ciavi o terroni, ma anche grassi, magri, gente che fuma, gente a cui non piace il gelato alla vaniglia. Perchè devo essere giudicato da qualcuno.
Diverso è se giro per strada ed inizio a picchiare uno perchè è di colore, ma anche in questo caso, perchè dovrebbe essere diverso il fatto che ammazzo di botte uno perchè è di colore o perchè si è scopato mia morosa?
E' 10 anni che Materazzi ( persona per cui non provo il benchè minimo affetto, anzi) è accolto in tutti gli stati italiani al coro Materazzi figlio di puttana, il povero cristo ha perso sua madre per un tumore quando era bambino.
Trovo veramente difficile trovare qualcosa di più mostruoso che urlare una cosa del genere.
Questo è considerato normale, non si fermerà mai una partita per questi cori.
I santi padri del politically correct vorrebero invece fermare le partite per un Buu fatto ad un calciatore di colore.
Is that correct?

Che sia chiaro, non voglio giustificare NESSUN tipo di violenza, per me i vigili di Parma (quelli che hanno picchiato il ragazzo di colore) , dovrebbero marcire in galera per molto, molto tempo. E comunque essere radiati istantaneamente dal loro incarico.
Quello che vorrei cercare di dire e che se ogni singolo gesto della nostra vita deve essere tacciato od indicato come a rischio razzismo, non andiamo più da nessuna parte.

Ultima considerazione e forse quella più provocatoria
Qual'è l'atto più razzista dello stato italiano e di molti stati europei?
Risposta : il bonus bebè o comunque il premio economico al far nascere "un figlio Italiano"
Invece di incentivare l'adozione da paesi in cui muiono bambini di fame, si premia l'egoismo di avere un figlio col proprio DNA italico.
Chi furono i primi ad incentivare tale azione: Hitler e Mussolini
Baci a tutti

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La questione che poni è interessante..credo sia molto difficile dare una risposta esaustiva. Provo a dare la mia.

La differenza tra la gravissima offesa tributata a Materazzi in ogni stadio italiano e i buu ai giocatori neri ovvero la differenza tra l'espressione “negro di merda” o “figlio di puttana” è notevole. Perchè é notevole? Per tantissimi motivi. Ma la motivazione più rilevante è secondo me di tipo storico.

“Negro di merda” è un'espressione inequivocabilmente razzista, anche se oggi tende a rimarcare una differenza più di tipo culturale che non biologica: ti disprezzo perchè il tuo colore della pelle mi fa venire in mente mille cose che mi fanno schifo: povertà, ignoranza, malattie, ladro di posti di lavoro che spetterebbero a me, fame...in ogni caso sei diverso. Ma non come il giapponese, l'islandese o l'indonesiano: sei un diverso più brutto ancora.

“L'uomo viene prima dei suoi atti; nulla di ciò che fa può cambiare che egli è. Questa è all'incirca l'essenza filosofica del razzismo.” Questo è quello che dice Bauman: quindi qualunque cosa tu faccia, negro di merda, che tu vinca un mondiale di formula 1, che segni goal a ripetione al Real Madrid, che insegni all'università di Princeton ...sei sempre un negro di merda, figurati se poi ti sospetto di fare da palo ad un gruppo di spacciatori: ti riempio di botte. Ti ammazzerei come un cane se potessi.

E poi c'è un altro aspetto. Se per 700 anni e passa tutte le persone di colore (e più erano scure di carnagione e più la cosa era accentuata) vengono considerate di serie B, o C..o D...al punto da giustificare teorie razziste in tutto il mondo che solo la scoperta di ciò che i nazisti avevano fatto agli ebrei avrebbe poi screditato (altrimenti l'espressione razzista non avrebbe la valenza così tanto negativa che ha oggi...nessun politico o attivista ammette di esserlo, manco Borghezio o Gentilini), se per 700 anni e passa, dicevo, il nero è considerato buono solo a far lavori di fatica e guai a lui se prova solo a pensare di poter fare di qualcosa di più “elevato”...bè ..il nero, l'africano, l'afroamericano tende poi a crederci, di essere di serie B, intendo. Cioè questa cosa se la portano dietro. Ed è chiaro che se ad un nero gli dici “figlio di puttana” o “negro di merda”...bè nel secondo caso si sentirà offeso ancora di più.

E per quanti esempi di neri che “ce l'hanno fatta” ce ne sono almeno altri diecimila che sono trattati in modo quanto meno contraddittorio. Ovunque. A me ha fatto molto ridere (per modo di dire) quando Michael Moore in non mi ricordo più quale suo libro consigliava ai neri d'america che guidano di allacciarsi non solo la loro cintura di sicurezza ma anche tutte le altre. Anche quando guidano da soli, non si sa mai.
Come credi che si senta un nero quando è guardato e trattato con sospetto? Quale messaggio riceve un nero di ogni parte del mondo quando vede che Mc Cain si rivolge a Obama con “quello lì”? E quando Sarah Palin non dice niente ai trogloditi che urlano “ammazzatelo” o agitano delle scimmie con la scritta Obama? Scimmie...
E' vero che la schiavitù è stata abolita ma è anche vero che per i neri d'ogni parte i problemi veri si sono amplificati proprio dopo l'abolizione della schiavitù. Pensiamo al regime apertamente razzista nel Sud degli Stati Uniti fino agli anni '60, all'apartheid in Sudafrica e, in generale, alle gravissime conseguenze dovute alla decolonizzazione.
“Non Persone. L’esclusione dei migranti in una società globale” è un libro che ti consiglio di leggere. Sottolineo il titolo: “non persone”. E lasciamo perdere il discorso che molti di questi migranti sono laureati, dottorati e masterizzati ecc ecc.
Ad ogni modo è stato solo con, ripeto, la scoperta che il nazismo, cercando di sterminare un intero gruppo etnico sulla base di un'ideologia razzista, che al razzismo è stata conferita una cattiva nomea, suscitando in tutto il mondo una ripugnanza morale tale da screditare (quasi) completamente il razzismo. Almeno quello scientifico. Al punto che la maggior parte dei neonazisti negano l'Olocausto. Altrimenti, è molto probabile che ancora una parte considerevole del mondo scientifico e accademico considererebbe i neri(soprattutto) come persone tout-court di razza inferiore.
Quindi se il razzismo amplificato all'ennesima potenza porta ai campi di sterminio nazisti allora è ovvio che ogni atteggiamento antirazzista diventa proprio della sinistra. E anche della destra: “so' fascista ma no' razzista” mi diceva un maresciallo simpaticissimo quando facevo la naja. Ovvio che magari in certi casi si esagera con l'antirazzismo. Ma questo perchè è passato ancora troppo poco tempo. E l'ondata razzista che sta attraversando il nostro paese (compreso lo spiacevole e odiosissimo episodio dei fischi durante l'inno del Montenegro) è dovuto proprio al fatto che certa gente si sente finalmente autorizzata a fare certe cose. Non è che fino all'anno scorso i vigili di Parma che hanno pestato il ragazzo del Cameroun vivevano su Marte.
Tutto questo per dire che mi sembra quanto meno improbabile, almeno nel breve periodo (per non dire lungo o lunghissimo periodo), che l'espressione “negro di merda” perda ogni valenza semantica e sia parificata all'offesa come coglione o stronzo ecc.
Perchè Materazzi sa di non essere un figlio di puttana, lui sa che i tifosi avversari lo apostrofano in quel modo proprio per il suo modo di giocare e di intendere le partite di calcio, Materazzi sa che se avesse giocato in altro modo non sarebbe offeso in quel modo. Il nero che invece si sente urlare buu...si sente offeso, colpito..a tradimento. E ne soffre in maniera inaudita, anche quando non lo dà a vedere.
Dici che il vero non-razzista è quello che ha il coraggio di dire apertamente“negro di merda”? Non sono d'accordo. Il vero non razzista è quello che non si accorge neanche (o almeno ci prova) di quale colore ha il destinatario dei suoi insulti. Proprio come quando, secoli fa, fino al XIV secolo uno schiavo poteva essere indistintamente sia bianco che nero. Quando la parola “razzismo” non aveva alcun significato. Non dico che ci vorranno altri 700 anni prima che “ non esistera più razzismo nel momento in cui negro di merda perderà ogni sua valenza semantica, e sarà parificato nel pensiero comune a stronzo o coglione che sia.” Forse di meno o forse di più. Io sinceramente non lo so. Nel dubbio eviterei ogni espressione razzista e non me la prenderei più di tanto per il fatto che i “santi del politically correct” vorrebbero fermare le partite di calcio ad ogni..buu rivolto ai giocatori neri.

Anonimo ha detto...

tu fai una provocazione..e io nella tua provocazione mi trovo daccordo. Se svuotassimo di ogni significato l'insulto razzista(per il semplice fatto che siamo perfettamente consci che x non è un negro di merda o che y è uno sciavo di merda solo nella misura in cui io sono un taliano kuraz)potremmo usarlo senza offendere o sentirci offesi. non essere razzisti quindi. a trieste le persone intelligenti ce la fanno, forse perché soprattutto qui nessuno è al 100% un ariano di merda.