Trieste Trieste Trieste Trieste
Arrivai che ero un ragazzetto
Ma ti riconobbi nel mio sangue
Come se da sempre ti avessi conosciuto
I nonni parlavano la tua lingua
ma io non comprendevo il motivo
per cui si ostinassero a comunicare
nel tuo idioma
pur essendo esuli da tempo
Otto anni bellissimi ci siamo donati
senza che mai il minimo dubbio ci
sorgesse
eravamo fatti l'uno per l'altro.
Ed in breve mi trasformasti in tuo
cittadino
Poi, diventato uomo, mi lasciasti
partire
Entrambi capimmo che dovevo andare
Ma sapevamo che era un arrivederci
E infatti mai ti lasciai completamente
Otto anni da foresto che torna dalla
sua bella
Si eri la mia bella Trieste mia.
Per te ho tradito le mie radici
Il leone alato si chiede ancora perchè
Ti avevo lasciato una casa.
Dove ognuno si è sentito accettato
che è diventata una certezza
per tutti coloro in cerca di un
giaciglio
Ho decantato per ore le tue lodi.
In ogni dove ed in ogni modo
Ho esportato i tuoi vini. Ho divulgato
il tuo essere,
senza chiederti niente in cambio
Ti ho ammirato e ti ho ringraziato
dal molo e dal carso. In scooter e al
mare
Ogni volta che tornavo, ti donavo un
momento
Solo per noi. Senza nessun altro
Sono stato gentile e ti ho compreso
Mi davi forza e speranza.
Se era buio accendevi la luce
Se ero triste mi rallegravi
E adesso mi cacci, stuprando le mie
certezze
Son due anni che non ti comprendo più
Che non mi dai più gioia e allegria
che cerchi di farmi capire che non vi
è più posto per me
Cosa ti ho fatto Trieste mia? Sono
stato cattivo?
Vuoi veramente che non torni più?
Che dia via tutto ciò che ci unisce?
Io sono pronto. Ma sappi che ti mancherò