martedì 1 marzo 2011

UNA CUCINA PER DUE - ARTICOLO BOCCIATO :)

Una cucina per due

Una cucina per due. Ovvero, Michael Monticelli e Roberto Valbuzzi.

Michael è di Napoli, ma vive a Monaco. Roberto è di Varese, ma vive a Varese.

Prima però di avventurarmi nel racconto di questo nuovo programma, devo fare un breve spiegazione introduttiva, che ci porta indietro negli anni fino al 1992. A Barcellona si stavano concludendo le olimpiadi, da molti giudicate le migliori mai organizzate fino a quel momento. Al Palau de Sant Jordi, il meraviglioso palazzo dello sport progettato dall’architetto giapponese Arata Isozaki , Alan Budikusuma e Ardy Wiranata si stavano giocando l’oro nella finale del torneo di Badminton.

I due ragazzi indonesiani erano li’, a rappresentare un intera nazione, unita nell’avere già in cassaforte l’oro e l’argento, ma completamente divisa nel tifo ai due ragazzi. Infatti, pur essendo cresciuti sportivamente e umanamente insieme fin dall’età di quattro anni alla scuola dello sport di Jakarta, Alan era un mussulmano di Giava, Ardy un cattolico di Sumatra. E questo, in una nazione dai grandi conflitti etnico religiosi come l’Indonesia era l’occasione per fare i conti con il passato, con il presente e con il futuro.

Tutti voi sapete come andò a finire, la storia è diventata famosa in tutto il mondo grazie al film di Mira Lesmana, Babi buta yang ingin terbang, che racconta la tragica fine di Ardy durante la rivolta della popolazione cattolica di Timor est.

Perché questa premessa? Perché dal nostro punto di vista, la situazione italiana di oggi, assomiglia moltissimo alla situazione indonesiana del ’92. E la cucina in Italia, è un po’ sport nazionale come il badminton in Indonesia. Ecco quindi l’idea di guardarci allo specchio e creare un programma, che come un fiume che scorre nel suo letto fino alla foce, possa incanalare le passioni e gli slanci culturali degli italiani attorno alla creazione di due figure eroiche come Roberto Valbuzzi e Michael Monticelli.

George Mosse, nel suo La nazione, le masse e la nuova politica, indicava nella creazione di eroi giovani e belli, una fase assolutamente necessaria, nella costruzione di una nuova identità culturale. In un epoca come la nostra, in cui vanno a morire ogni tipo di ideologie di natura politica e religiosa, ci assumiamo noi, vecchi scribi di affinità eno cibesche, il compito e la responsabilità della creazione di nuovi miti, cercando di captare, anche solo per la durata di un programma televisivo, la vecchia frase di J.F Kennedy “ non pensate a quello che l’America può fare per voi, ma quello che voi potete fare per l’America”.

Ecco, Roberto e Michael sono la nostra implicita accettazione, a questa sorta di filosofia della solidarietà nazionale. Non che il nostro ruolo di cittadini possa esaurirsi in questa pur pregevole e meritoria azione, ma pensiamo, con questo programma, di poter dare una scossa civile a tutti i nostri telespettatori, sperando che il finale di questa storia, sia diverso da quella del film , Babi buta yang ingin terbang.

Il programma, è elementare nella sua chiarezza narrativa. Seguendo alla lettera gli insegnamenti di Greimas, abbiamo creato una griglia in cui, in ogni puntata, lasciando invariati gli step obbligatori della sua semiotica: Manipolazione – Competenza – Performanza – Sanzione, il ruolo di soggetto e quello di oppositore, vengono assolutamente rispettati. In una puntata sarà Michael il soggetto, per poi diventare nella puntata successiva destinatario oppositore. Questo attraverso la decisione del tema dell’episodio.

Per fare un esempio, nella puntata sulla pasta, argomento che Michael conosce meglio per provenienza e legami di parentela (Nel 1571“gli avi di Micahel furono tra i fondatori de l’Arte dei Vermicellari”) sara’ Michael il soggetto che farà partire la ricetta e che avrà in Roberto il destinatario oppositore. Nella puntata sul riso, avverrà l’esatto contrario.

I contenuti del programma saranno allo stesso tempo semplici ed innovativi. In una parola popolari. Pop. Gli ingredienti delle ricette saranno di uso comune, le cose che ognuno di noi può trovare nel proprio frigorifero, o per lo meno nel frigorifero del nostro vicino. O in quello della mamma o nonna o zia etc…

Alcuni titoli: Risotto mantecato al prosecco e rosmarino in fiore, Parmigiana di patate, Costolettine d’agnello al rosso e soufflè di patate, Gnocchetti di zucca con fonduta leggera al burro e salvia.

Come vedete ricette da tutti i giorni o per tutti i giorni. Semplici, ad effetto ed ecologicamente sostenibili, come vuole il nuovo documento sull’etica in cucina delle nuove Guru del cibescamente corretto Lilia Smelkova del Kings College di Londra e Kristen Kiesel della Sacramento State University “Educazione e consumo alimentare: testimonianza di un esperimento sul campo in Bielorussia”.

L’idea è quella di far diventare Micheal e Roberto le nuove icona della New Wave Gamberorossesca. E per questo avevamo bisogno di facce nuove, indipendentemente dalla loro bravura o dal loro sex appeal. Anche in questo non siamo stati particolarmente originali. Il precedente storico che tutti voi avrete già catturato è quello della creazione dei Velvet Underground da parte di Andy Wharol nel 1967 a New York. Come creare musica nuova da singoli già esistenti. Impossibile. Bisogna creare dal niente il nuovo. Ecco come va registrata la nostra decisione di dare la possibilità a due facce sconosciute di diventare i nostri eroi preferiti.

Cucina nuova. Programma nuovo. Talent nuovi.

Noi lo abbiamo fatto. Voi lo guarderete????

Una cucina per due ogni lunedì alle 21.30