venerdì 9 ottobre 2009

Italia '80 - 90

Una ricostruzione logica di quello che potrebbe essere successo.
Dopo la strage di Bologna, e la guerra di mafia dei primi anni ’80 arrivano i primi scricchiolii di un apparato di potere che aveva manovrato l’Italia da almeno metà degli anni ’60. Questo avviene con alcuni avvenimenti: la scoperta della P2, l’arresto di Sindona, il processo per i depistaggi della strage di Bologna, il maxi processo di mafia. Gran parte del “potere occulto” si trova per la prima volta a dover subire un azione della magistratura. I processi continuano, e la situazione non deflagra perché non ci sono ancora le condizioni interne ed internazionali per questo succeda. La lentezza della giustizia, funge da oppiaceo della situazione. Si spera sempre che arrivati in cassazione tutto si metta a posto.
Secondo il mio parere però, già almeno dall’86 – 87, con l’inizio della perestrojka, tutti gli attori dell’Italia del potere (mafie, politica, servizi segreti, grossi gruppi industriali) iniziano a capire che da lì a breve il mondo e l’Italia cambieranno. E iniziano a prepararsi. Intanto ci sono stati i primi gradi di giudizio per il Maxi processo, i capi dei servizi segreti continuano ad avere i loro problemi, e la situazione inizia a precipitare. Tra l’85 e il ’90 un già protagonista dell’Italia economica e non solo, consolida un potere economico e di comunicazione senza precedenti, con l’aiuto della politica e con amicizie per lo meno chiacchierate, era iscritto alla P2, aveva un mafioso come stalliere e il padre direttore di una banca con grossi legami con la mafia. E’ all’avanguardia, e inizia ad esporsi pubblicamente con l’acquisto di una squadra di calcio. E’ intraprendente, aggressivo e soprattutto non è sporcato dalla politica in maniera troppo evidente, pur godendo di inauditi favori dalla politica. Lo si può tranquillamente far passar per il nuovo.
Nell’89 crolla il muro di Berlino. Finisce il pericolo comunista, la classe politica di potere italiana cresciuta a pane e anticomunismo, non serve più, diventa da un momento all’altro obsoleta e senza più nessun motivo di esistere dal punto di vista internazionale. Anche perché ha un vizietto di fondo che la rende inutilizzabile per il futuro, è, in gran parte, filo araba, (Craxi – Sigonella, Andreotti – Olp, e prima ancora i due più filo arabi di tutti, che infatti avevano fatto una brutta fine, Mattei e Moro)
Nell’89 anche il più cieco dei potenti d’Italia capisce che bisogna cambiare, che il gruppo di potere politico che ha gestito l’italia fino a quel momento, sta crollando, come al solito bisogna cambiare per non dover cambiar niente.
Dall’89 all ’92 sono anni fondamentali. Si organizza e ci si prepara a quello che poi scoppierà tra il 92 e il 94. Sono gli anni del crepuscolo degli Dei della prima repubblica, inizia a farsi sentire un opinione pubblica che sembra scoprire tutto ad un tratto dei legami mafia politica, corruzione e via dicendo. Si inizia a pensare e poi ad attuare un cambio della legge elettorale. Nel ’91 la prima guerra in Iraq, fa capire dove sta andando il mondo e quale sarà il prossimo nemico. I vecchi politici italiani sono spacciati, sanno che verranno spazzati via. Tutto è pronto.
E come un orologio svizzero tra gennaio e febbraio del 1992 avvengono i due fatti più importanti degli ultimi 20 anni, il 30 gennaio 1992 c’è la sentenza della cassazione sul maxi processo, 19 ergastoli e 2665 anni di carcere. E’ l’abdicazione del potere, la classe politica che fino a quel momento ha deciso le sorti d’Italia, dichiara con quella sentenza, che non può più far niente, non può più aiutare i suoi sodali mafiosi.
A Milano il 17 febbraio 1992, inizia tangentopoli, se la sentenza era la firma, questa è la controfirma. Tutto è segnato.
Inizia la guerra.
A breve seconda parte………..

3 commenti:

Jonas ha detto...

...senza parole. da brivido. hai uno stile simile (ed è un complimento, perchè per me è un grande)a quello di Carlo Lucarelli.Thriller fantapolitico. Invece è storia.
Attendo la seconda parte.

EmSì ha detto...

contento dei tuoi apprezzamenti

Unknown ha detto...

bel riassunto! logico e supportato dai fatti.
quello che mi domando è 1. quanti sanno questa storia? 2. a quanti (informati anche non così a fondo..) fa schifo la classe politica attuale e vogliono cambiare le cose? (perchè per quanto la corruzione/collusione si connaturata al sistema italiano, la maggioranza dei cittadini non ne trae vantaggio) 3. si può veramente cambiare lo status quo?
so che sei persona ben informata sui fatti, ad ogni modo ti consiglio un libro per me illuminante: il ritorno del principe, lodato-scarpinato ed. chiarelettere
un abbraccio,
franz