martedì 17 luglio 2007

IMMORTALE

Alla fine penso che questa poesia sia l'unico vero capolovaro che abbia mai scritto.
L'unica che rimarrà ai posteri come chiaro esempio di letteratura post atomica, con la caratteristica, come tutta la grande letteratura, di aver anticipato i tempi.
Buona lettura

Sborra fuoriuscente dal retto di una scrofa senza peli sulla lingua ma solo sul petto.
Ruminante atavica dal sapore mestruale
Figa che puzza di scarpena in putrefazione
Vomitante androide dalla grande vagina slargata da corna di bisonte inferocito colpito in pieno dal revolver di cristo cazzo di dio bestia

Perdente nella sua selvaggia modestia di feccia scalpitante,
vincente di rotoli di sperma nera come il petrolio di Saddam
e limpida nel suo amore per l'infinitamente lurido e sporco.
Scimmiescamente uccelli trasbordano fogne e pantegane

Pericolosi pruriti di pustole di peste accolgon lor signori alla tavola imbandita
di cazzi pelosi come gli orsi che fecondano mutanti dalle forme religiose,
croci infiammabili di nafta usata e carbone grigio come la clitoride di una prostituta di strada. Coltelli affilati di robba a chiazze che non permettono di esaudire i nostri sogni di promiscuita. Ingenerosamente schifida e gretta memoria, di luridi ominidi smerdati da flotte di barchini usati per la scoperta di mitili fondali di stupranti alghe indemoniate

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Efectivamente, tu eres un poeta

Anonimo ha detto...

esaurito. mi spiace per te